SpectateFaker: cosa abbiamo capito e cosa faremo

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Nell’ultima settimana abbiamo affrontato alcuni complicati problemi relativi a come i giocatori creano e condividono online contenuti di gioco, a seguito del caso SpectateFaker. Abbiamo capito molte cose, abbiamo fatto degli errori e abbiamo discusso (in Riot e fuori) su come trovare un equilibrio tra l’accesso ai filmati di gioco che i giocatori vogliono vedere e il rispetto di quelli che non vogliono che qualcuno trasmetta le loro partite.

Ecco i dettagli: pensiamo che la possibilità di assistere alle partite classificate sia una parte fondamentale dell’esperienza di LoL, e non vogliamo eliminarla. I problemi si verificano quando una partita in modalità spettatore di un giocatore (professionista o meno) viene trasmessa di continuo senza il suo consenso, e in modo dannoso. Il caso SpectateFaker ci ha fatto stabilire due cose principali. 1) Il DMCA di Azubu non aveva valore legale perché siamo noi, non Azubu, i proprietari dei contenuti di gioco, e 2) Faker sostiene (e noi siamo d’accordo) che questo streaming danneggi lui e il suo marchio. Accoglieremo la richiesta di Faker ed elimineremo lo streaming.

Personalmente credo sia evidente che avrei dovuto gestire meglio la questione. Ho voluto difendere subito un giocatore (Faker) che veniva trasmesso contro la sua volontà. Il bullismo è un argomento che mi sta molto a cuore. Ho riflettuto sul fatto che ho affrontato la questione in un modo che potrebbe aver fatto agire me come un bullo.

Questa situazione ha portato a galla una serie di problemi che vanno al di là di Faker – e anche dei giocatori professionisti. È una cosa che riguarda tutti noi che creiamo e assistiamo alle partite di LoL tramite il client. Sentiamo il peso di questa responsabilità, per questo ci siamo presi del tempo per discuterne prima di fare una dichiarazione ufficiale.

Voglio parlare del nostro pensiero in merito, di come abbiamo affrontato la questione, di cosa abbiamo sbagliato all’inizio e di come ci comporteremo per il futuro.

 

Cos’è successo?

 

Vista la complessità della situazione e dei giocatori non è facile riassumere il problema – ma ecco qui sotto un riepilogo di cos’è successo.

La scorsa settimana la piattaforma di streaming Azubu ha inviato una denuncia di violazioni del copyright (DMCA) a uno stream chiamato SpectateFaker. Questo stream registrava le partite coda in singolo di Lee “Faker” Sang-hyeok, giocatore di SK Telecom T1, e le trasmetteva su Twitch utilizzando la modalità spettatore di LoL.

Insieme ad altri professionisti eSports, tra cui i compagni di squadra di SK Telecom, nel settembre 2014 Faker ha firmato un contratto che prevedeva lo stream in esclusiva sulla piattaforma Azubu – e Azubu ha ritenuto che lo stream delle partite di Faker su Twitch violasse quel contratto. Ma come ha sostenuto lo streamer di SpectateFaker, StarLordLucian, secondo le condizioni d’uso i giocatori rinunciano ad ogni diritto sui contenuti di gioco da loro creati. Dal punto di vista legale, Azubu non possiede i contenuti stream creati da Faker. Come hanno fatto notare in molti – e come abbiamo detto ad Azubu – la loro denuncia DMCA non aveva basi legali.

Nel corso della settimana SKT e KeSPA ha contattato Riot affermando che Faker non desiderava che le sue partite fossero trasmesse in questo modo e ci chiedeva di prendere provvedimenti in merito. SKT ha rilasciato una dichiarazione sulla sua pagina Facebook ribadendo che Faker non voleva che il suo nome e le sue partite fossero diffusi senza il suo consenso, e che questo aveva danneggiato il valore e la stabilità del suo stream.

Il nostro approccio?

Parliamo della nostra filosofia e di come in futuro vogliamo affrontare situazioni del genere:

In casi del genere, la nostra preoccupazione principale è proteggere gli interessi dei giocatori; qui la situazione non è così semplice. Ci sono due diversi interessi dei giocatori in conflitto: quello del singolo giocatore (in questo caso Faker) e quelli delle migliaia di giocatori che si godevano le sue partite tramite lo stream su Twitch di SpectateFaker. Nell’affrontare questo caso abbiamo dovuto valutare entrambe le cose e prendere una decisione tenendo conto di cosa potesse danneggiare – o premiare – il più possibile le parti coinvolte.

Con lo stream SpectateFaker, StarLordLucian ha permesso a migliaia di giocatori di assistere alle partite coda in singolo di Faker sulla loro piattaforma preferita con gli strumenti ai quali erano abituati. È stato un utilizzo innovativo del nostro API in un caso limite, e crediamo che lo stream avesse le migliori intenzioni di mettere a disposizione contenuti eSports ai fan di tutto il mondo. Mi scuso di aver insinuato il contrario su Reddit nella foga del momento.

Mi ero preoccupato del fatto che Faker e SKT l’avevano preso come un danno alla sua carriera e al suo nome, e ci avevano chiesto aiuto per interrompere lo stream. Dopo aver indagato abbiamo capito il perché di queste preoccupazioni. I contratti di streaming come questo sono fondamentali per la situazione finanziaria degli eSports in Corea. È chiaro che lo stream sistematico in modalità spettatore di tutte le partite (e non di una ogni tanto) di Faker su una piattaforma concorrente riduca il valore della sua partnership con Azubu e, cosa ancora più importante, la possibilità che altri professionisti ottengano in futuro contratti così proficui. In poche parole, lo stream di SpectateFaker ha procurato dei danni a Faker – e crediamo che abbia il diritto di farlo sospendere.

Questo crea un precedente che non riguarda solo i giocatori professionisti – o un danno economico e d’immagine. Immaginate una situazione nella quale tutte le partite classificate di un giocatore Bronzo vengano trasmesse contro la sua volontà a una folla di spettatori che lo deride. Ci sono tanti tipi di “danni” – psicologici, materiali e non solo. Crediamo che lo stream sistematico delle partite, con la possibilità di creare dei danni, non sia qualcosa davanti alla quale possiamo restare indifferenti. Oppure pensate allo stream di una giocatrice in cui una voce fuori campo la denigra e attacca qualunque cosa faccia in ogni sua partita online. Riot si è sempre impegnata al massimo per creare una community che abbia un atteggiamento sportivo e di positività, ed è alla luce di questo impegno che abbiamo valutato questa situazione.

Ci sono esempi di stream in modalità spettatore che non presentano problemi di questo genere. Uno per tutti: SaltyTeemo è uno stream che trasmette spesso giocatori con un Elo basso, ma lo scopo è del tutto diverso. Lo stream nasconde i nomi degli utenti e non prende di mira un giocatore specifico, ma raccoglie semplicemente delle partite a scopo di intrattenimento senza alcuna intenzione malevola verso nessuno.

Chiuderemo gli stream che secondo noi danneggiano singoli giocatori. Questo avverrà soprattutto (ma non solo) a seguito di una richiesta da parte del giocatore in questione, dunque faremo in modo che segnalazioni di questo tipo siano più facili da effettuare e le esamineremo caso per caso. Anche se il caso di SpectateFaker è stato all’origine di tutto questo – e sarà il primo per il quale applicheremo questa condotta -, questo intervento non è rivolto in modo specifico a lui, o solo ai giocatori professionisti. Se pensate che qualcuno vi abbia preso di mira trasmettendo le vostre partite in modalità spettatore, inviate una segnalazione al supporto giocatori Riot.

Questo non significa che non ci sarà una soluzione tecnica o livello di API per estirpare problemi come questo alla radice. La modalità spettatore è uno strumento in costante evoluzione, la cui funzione non è solo permettere ai giocatori di vedere le partite in diretta. Deve anche prestare attenzione ai problemi dei giocatori che ritengono di essere danneggiati da terzi che ritrasmettono sistematicamente le loro partite, senza il loro consenso. L’esperienza da spettatore durante le partite classificate è una parte importante dell’esperienza di LoL per chi ama imparare guardando gli altri (che siano pro o meno). L’atto di fare streaming sulle partite giocate da altri diventa problematico quando il giocatore protagonista obietta, momento nel quale interverremo per proteggerlo. Le revisioni tecniche alla API hanno tempi di risposta più lenti, rispetto a questo approccio, ma siamo fermamente intenzionati a valutare alcune soluzioni per migliorare le scelte a disposizione di spettatori e streamer.

Parlando del caso di SpectateFaker, crediamo che il possibile danno causato al giocatore sia reale, motivo per cui chiederemo, come da richiesta di Faker, la rimozione dello stream.

 

Cosa abbiamo imparato da questo problema?

 

Affrontare zone di incertezza legale è diventata una pratica comune per Riot, come testimonia il nostro impegno per rifinire i nostri processi di tutela dei giocatori che ne hanno bisogno. Purtroppo, a volte emerge la nostra inesperienza in aree inesplorate, quindi abbiamo molto da imparare, da questa situazione.

Quando mi sono inserito nella conversazione su Twitter e Reddit, ho subito voluto chiarire la nostra posizione sulla protezione dell’esperienza dei giocatori. Affidandomi all’istinto, mi sono subito lanciato in quella che secondo me era la difesa e la protezione di un giocatore maltrattato. Purtroppo, nel tentare di spiegare i miei dubbi, ho commesso vari errori che hanno danneggiato il nostro tentativo di fare chiarezza.

  1. Pur essendo in disaccordo con le azioni di StarLordLucian, credo che abbia agito con delle buone intenzioni. Buttarla sul personale e accusarlo di “stalking digitale” nei confronti di Faker non ha comunicato nel modo giusto le sue intenzioni originali, ossia di mostrare Faker su Twitch.
  2. Ho commentato troppo in fretta su una situazione della quale non conoscevo tutti i dettagli. Ho commesso un errore dicendo che StarLordLucian stava ritrasmettendo gli stream, perché stava in realtà trasmettendo le partite da spettatore in modo automatico. Errori come questo hanno offuscato il messaggio che volevo trasmettere: il nostro obiettivo principale è proteggere i giocatori che si sentono danneggiati da stream sistematici trasmessi contro la loro volontà.
  3. I giocatori volevano un commento sul problema e sul precedente legale che stava creando (come questo), invece di un’analisi concentrata sul caso di StreamFaker. Parlando solo di StreamFaker, ho messo in secondo piano alcuni problemi importanti che speriamo di aver chiarito con questo aggiornamento.

Questo problema è stata un’occasione di apprendimento per tutti noi, e la discussione continua tanto in Riot quanto fuori. Sappiamo che le nostre decisioni daranno vita a dibattiti molto accesi. Siamo convinti che quando qualcuno ha il potere di creare dei precedenti, i dibattiti non sono solo sani, ma sono anche necessari.

Non vedo l’ora di sentire cosa ne pensate e colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno partecipato alla discussione. A dirla tutta, alcuni commenti fanno ancora male, ma impareremo da questa esperienza e continueremo a cercare di migliorare.

Marc Merrill