Manuale di sopravvivenza International Wildcard

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Nella strada per il mondiale ci sono vari modi per qualificarsi. La tecnica più facile (e usiamo il termine “facile” con tutta l’ironia del caso) è fare parte di una delle cinque più grandi leghe professionali: NA LCS, EU LCS, OGN, LPL e GPL. Ma cosa succede alle squadre di talento di League of Legends che non vengono da Nord America, Europa, Corea, Cina o Sud Est Asiatico?

Be’, una speranza c’è. Le altre cinque regioni (Russia, Oceania, Turchia, America latina e Brasile) partecipano al campionato mondiale 2014 di League of Legends con i loro rispettivi tornei:

  • Russia – Starladder Season 2
  • Oceania – Oceania Winter Regionals
  • Turkey – Turkish Grand Finals
  • LATAM – Copa LatinoAmerica
  • Brasile – Circuito Brasileiro

Le due squadre sud americane e brasiliane si affronteranno al meglio dei cinque al PAX di quest’anno: la squadra vincitrice passerà ai gironi del campionato mondiale. Nel frattempo le squadre di Russia, Turchia e Oceania hanno già giocato le loro partite di qualificazione, con i turchi Dark Passage che sono emersi come rappresentanti mondiali del gruppo. Ci si aspetta i qualificati dell’International Wildcard Worlds emergere il 29 agosto.

 

Storia dell’International Wildcard


L’International Wildcard è ovviamente il girone di qualifica più variegato del panorama del mondiale. Visto che è ancora relativamente giovane (il sistema di qualifica dell’IWC è stato introdotto per il mondiale 2013), non c’è da sorprendersi che non abbia ancora fatto il botto nella scena competitiva. L’anno scorso si sono qualificati i Mineski e i GamingGear.eu, che hanno portato a casa un 1-15 ai gironi (in totale). Nonostante la delusione, entrambe le squadre hanno definito l’esperienza costruttiva, grazie alla possibilità di giocare contro le squadre più competitive del mondo.

Detto questo, da allora, nessuna delle due squadre è riuscita a imporsi sulla scena competitiva. I Mineski hanno disputato lo Spring GPL 2014 con il nome di Manila Eagles ma hanno perso il loro posto nella GPL dopo una serie di prestazioni scadenti.

Anche i GamingGear.eu hanno continuato, con il nome di Team Ultra Vires, ma non sono riusciti a qualificarsi in una delle leghe principali. Il loro centrale, Mazzerin, ha fatto da riserva nei Copenhagen Wolves durante la LCS europea estiva del 2014.

 

Riepilogo squadre


  • LatAm – PEX

I PEX sono un’altra squadra che sembra preferire le fasi di fine partita. Nella Copa LatinoAmerica (le qualifiche regionali dell’America latina per l’International Wildcard), il loro centrale Uri ha usato quasi sempre campioni che crescono a fine partita, come Ryze e Orianna. Inoltre, la squadra sembra voler evitare gli scontri a squadre e preferisce ruotare intorno agli obiettivi finché non ha abbastanza forza per gli scontri. Il risultato è che le loro partite si sono rivelate molto meno sanguinose rispetto agli standard della regione LATAM.

Quando i PEX ci hanno dato dentro con le uccisioni, in compenso, è stato soprattutto grazie a una corsia andata fuori controllo, a differenza degli scontri a squadre iniziali. La loro corsia superiore, MANTARRAYA, ha sempre giocato meglio degli avversari, sia in termini di minion uccisi, sia per la presenza negli scontri.

In compenso l’AD carry dei PEX, MegaJp, è sempre stato carente sui minion uccisi, anche quando aveva un vantaggio di uccisioni. Considerando la forza degli ADC del panorama internazionale, sarà interessante vedere come i PEX reggeranno in corsia inferiore, davanti a pezzi grossi come Rekkles. Nel caso che la corsia inferiore collassi, sarà da vedere come compenserà il resto della squadra.

 

  • Brasile – Kabum

I Kabum sanno gestire bene i vantaggi della gittata. La loro combo di ADC e centrale è quasi sempre a lunga gittata: Tinowns e MinervaTT sembrano preferire campioni come Ziggs, Xerath, Kog’Maw e Jinx. Sono molto a loro agio con queste formazioni e sfruttano la gittata dei campioni come arma contro ogni strategia.

Contro le formazioni d’assalto, i Kabum arretrano ed evitano l’ingaggio, colpendo il nemico e indebolendolo nel tempo. Contro le azioni di disturbo, si sono rivelati troppo lontani per essere disturbati. Hanno tenuto a distanza le squadre più mobili e hanno usato i controlli dalla distanza contro le squadre immobili. Considerando l’evoluzione del meta della distanza nelle altre leghe e l’ascesa di campioni come Kog’Maw e Xerath, il Brasile potrebbe rivelarsi la sorpresa della competizione.

Ah, in ogni caso, se c’è qualcosa che la scena di League of Legends può imparare da quella brasiliana, è l’emozione. Sentite i caster e il pubblico durante il primo scontro a squadre della finale!

 

  • Turchia – Dark Passage

I Dark Passage hanno dominato le loro finali nel torneo Turkish Grand Finals, usando la stessa formazione in entrambe le loro partite dal lato blu. La loro giungla, Crystal M, è sempre stata una mossa avanti rispetto agli avversari, con un 14-4-46 che ha portato la squadra a una vittoria con 3-0.

Le loro formazioni ricordano i Cloud9 dello Spring Split 2014, con una forte sinergia giungla/superiore. Se i Dark Passage prendono Jax, il potenziale di imboscata a metà partita di Elise permette di scatenare la valanga, mentre una scelta da fine partita rende lo split push molto pericoloso. Dal lato rosso, invece, quando non sono riusciti a prendere Jax, hanno usato il caro vecchio Renekton, puntando su Evelynn per avere più presenza negli scontri in squadra.

Notare come i Dark Passage abbiano una chiara preferenza per le accoppiate di campioni con raffica a bersaglio singolo e campioni con danni ad area. Con Ziggs hanno scelto Lucian; con LeBlanc, Graves. La strategia si è rivelata molto forte. Sarà interessante vedere come se la caveranno con gli avversari più competitivi del mondo di League of Legends.

At Gamescom, Dark Passage hanno ulteriormente dimostrato di essere una squadra in grado di competere sul palcoscenico internazionale. Guardate il resoconto della loro partita finale contro i Legacy eSports dall’Oceania, per saperne di più su come i Dark Passage si sono qualificati per i mondiali.

La scena dell’International Wildcard è la meno sviluppata, motivo per cui affronterà le sfide più dure, nella strada verso il mondiale. Ogni regione ha uno stile molto ben definito e dobbiamo ancora scoprire se le squadre riusciranno a misurarsi con così tante strategie diverse. In ogni caso, dopo l’1-15 dell’anno scorso, non si può fare altro che migliorare. Parliamo di squadre che non hanno niente da perdere e che per questo sono le più pericolose.